Il Santuario Vescovile dei Santi medici Cosma e Damiano tra storia e leggenda.

santuariopontecorvo3. V. TAVERNESE, Il Santuario Vescovile dei Santi medici Cosma e Damiano tra storia e leggenda, Associazione Antares 2009

Mons. Vincenzo Tavernese, già nel passato, si era dedicato all’esame di alcuni culti cristiani della Diocesi di Sora, aquino e Pontecorvo quali, ad esempio, quelli di Sant’amasio, di Sant’eleuterio e di San Giuliano oppure ci aveva donato un bel saggio dal titolo “Devozioni popolari e arte nella Diocesi di Sora e di aquino dalla fine del XVi alla prima metà del sec. XVii” edito nel 1985 all’interno
degli atti del convegno internazionale di Studi dedicato a Baronio e l’arte, fondamentale per comprendere, come afferma lo stesso studioso, quel “rifiorire di devozioni popolari e di arte, anche se condizionato dai canoni del concilio tridentino, che si manifestava sotto la spinta della controriforma ma soprattutto della volontà di rinnovamento dei Vescovi e del clero”. il testo di mons. tavernese, di facile e agevole lettura, ricostruisce le vicende terrene dei due martiri e la diffusione del loro culto in Francia e in Germania per poi tratteggiare la storia del Santuario di Pontecorvo, abitato, per secoli, costituente con
Benevento un’enclave pontificia nel regno delle Due Sicilie. Fra le varie fonti illustrate da mons. tavernese degna di rilievo è la notizia che i fedeli di Pontecorvo, più volte, si recarono a piedi nel
Santuario in occasione della forte epidemia di colera che, nel 1854, si diffuse dal regno nello Stato della chiesa raggiungendo anche roma.

Il volume si conclude con la riproposizione delle preghiere recitate nel passato dai fedeli in occasione della novena precedente la festa del 26 settembre e con un appendice fotografica curata dall’ Associazione Antares.

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