Erik Jankowski, Da Montecassino a Piedimonte S. Germano: lo sfondamento della Linea Hitler. Diario di guerra di un ufficiale polacco.

jankowsky22. E. JANKOWSKI, Da Montecassino a Piedimonte S. Germano: lo sfondamento della Linea Hitler. Diario di guerra di un ufficiale polacco. Prefazione di Eugenio Maria Beranger. Introduzione di Antimo Della Valle. Appendice fotografica (Storia e Memoria, 2), Piedimonte San Germano 2007, pp. 80, ill. 3626

Grazie alla squisita disponibilità dell’A. è stato possibile dare alle stampe questo importante volume che raccoglie una serie di appunti di guerra dalla deportazione in Unione Sovietica fino agli ultimi impieghi delle truppe polacche sulla Linea Gotica.
Scritto in una lingua italiana a tratti ben articolata ed ariosa si presenta di facile ed avvincente lettura nonostante la difficoltà dei temi trattati in alcuni casi quasi del tutto inediti al grande pubblico italiano quale, ad esempio, il forzato trasferimento di parte della popolazione polacca in Siberia ed i crimini stalinisti compiuti nel settore polacco occupato in virtù del patto Ribentropp-Molotov stretto a Mosca il 23 agosto 1939.
Fin dalle pagine iniziali del volume appare evidente al lettore la netta ostilità di gran parte dell’Esercito polacco nei confronti del mondo sovietico ed il desiderio della maggior parte dei giovani polacchi di combattere sì contro la Germania ma di ribadire, a guerra conclusa, l’esistenza di una Polonia libera, indipendente e tutta rivolta, anche a causa dei forti e tradizionali legami con la cultura latina e la religione cattolica, verso la cultura occidentale.
Le pagine più emozionanti del libro sono sicuramente nella descrizione della avventurosa ricostruzione dell’Esercito polacco effettuata grazie all’ausilio di ufficiali inglesi – ricordiamo come le Autorità sovietiche avessero trucidato 4.150 ufficiali polacchi i cui corpi furono rinvenuti nell’aprile del 1943 nei pressi della cittadina di Katyn, decapitando in pratica dei suoi quadri superiori l’Armata polacca –, dapprima, in Iran, e quidni nel Libano ed in Palestina. Il 7 aprile del 1944 i militari polacchi salparono da Porto Said diretta al Porto di Napoli, pronti per la prima volta dalla resa della Polonia a combattere a viso aperto contro l’Esercito tedesco. E così appena 22 giorni dopo l’abbandono della Terra egiziana essi si trovarono in prima linea nei pressi dell’Abbazia di Montecassino sui cui ruderi il 18 maggio 1944 fecero sventolare la bandiera nazionale polacca e quella del Reggimento di appartenenza. Obiettivo successivo fu la liberazione di Piedimonte San Germano, cardine della Linea Hitler poi ribattezzata Senger. La posizione topografica della cittadina, le sue tortuose vie, la presenza di serrati e ritmici terrazzamenti resero in questo assedio quasi impossibile l’uso dei carri armati e costrinsero gli assalitori a snervanti corpo a corpo contro i tedeschi, stanchi, sfiniti, ma pur sempre saldissimi ed efficienti soldati. L’assedio durò fino al 25 maggio quando i fanti di Anders ebbero totalmente il controllo dell’abitato distrutto per il 90 % e nel cui interno trovarono solo pochissimi tedeschi asserragliati in buche o cantine.
Il II corpo Polacco fu poi impiegato in Abruzzo nella zona di Avezzano e Popoli accanto agli Inglesi e, quindi lungo la fascia adriatica dove ebbe il supporto degli uomini del Corpo di Liberazione Italiano. I militari polacchi entrarono così a Macerata, la cui popolazione sembrò rispondere in maniera alquanto fredda al loro arrivo, per poi contribuire alla liberazione dell’area romagnola compresa tra Forlì e Cesena. Fu questo l’ultimo atto di guerra del Generale Anders, prima del loro trasferimento in Terra salentina

L’AUTORE

Erik Jankowski è nato a Lapy, vicino a Varsavia, il 19 dicembre 1921, deportato in Siberia, nel giugno del 1941, si è arruolato nel II Corpo polacco comandato dal generale Anders. Sottotenente della III Divisione Carpazi, ha combattuto a Montecassino, Piedimonte San Germano, Macerata, Ancona e Bologna.
Nominato capitano è stato decorato con la Croce “Virtuti Militari”, dopo il congedo è stato promosso Maggiore di Riserva.
Dopo la guerra è rimasto in Italia, dove si è diplomato all’Istituto Industriale di Fermo e laureato nel 1953 in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
Scrittore e pittore, ha esposto in numerose mostre e rassegne d’arte. Ha allestito mostre a Venezia in Palazzo Grassi, a Roma al Palazzo delle Esposizioni, Palazzo della cultura, nella Galleria “Il saggiatore” e nella Galleria della Tartaruga.
Sulla sua opera pittorica si consulti: Erik Jankowski, Fantasia nell’arte della pittura. Espone. Galleria della Tartaruga. Via Sistina, 85/A– 00187 Roma. 13-22 dicembre 2006, s.i.l. [2006]
E’ autore di Il Dilemma di Pascal e l’alternativa al Big Bang. Bardi Editore, Roma 2004; Dal Nulla all’Uomo. Un’ipotesi al completamento delle teorie di Einstein e Plank. Bardi Editore, 2007.

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